Basilicata Cuore Arabo

La configurazione geografica della Basilicata, terra al centro del mediterraneo, ha da sempre predisposto quest’area dell’Italia all’incontro di culture differenti, all’interscambio culturale con le civiltà mediorientali e nordafricane. È questo il caso delle presenze arabo - musulmane, le cui permanenze costituiscono parte integrante del patrimonio della storia e della cultura della Basilicata, di Tricarico in particolare. Gli arabi per prima cosa crearono le postazioni militari nei centri più elevati o strategici della Basilicata e man mano manifestarono la loro anima di mercanti, di artigiani e di agricoltori esperti di colture delle zone aride, intrecciando con le popolazioni indigene intense relazioni di pacifica convivenza e di interscambio economico e culturale. Dagli iniziali presidi militari (ribàt), infatti, crebbero poi dei veri quartieri residenziali islamici (rabatane), ancor oggi fortemente leggibili nel tessuto urbano di Tursi, Tricarico e Pietrapertosa.

 
 
 

STORIA

Dati itinerario

3:30' in auto
170km
2 giorni

Distanza da Matera

170km

ATTIVITÀ LUNGO L'ITINERARIO

Basilicata Cuore Arabo

Tricarico
La storia di Tricarico, profondamente segnata dalla dominazione araba, sembra avere inizio intorno all’849, anno in cui risale la prima testimonianza documentata sulla città. La lunga permanenza dei Saraceni a Tricarico è testimoniata dal contesto urbanistico per la presenza dei quartieri della Rabata e della Saracena, i due quartieri della Rabata e della Saracena con le loro mura di cinta, i giardini terrazzati, le torri semaforiche a protezione delle relative porte d’accesso a Tricarico.

Pietrapertosa
Pietrapertosa è incastonato sulle Piccole Dolomiti Lucane e immerso nel Parco Regionale di Gallipoli Cognato. Il suo nome, Pietraperciata, che vuol dire pietra forata, deriva dalla presenza di una grande rupe sfondata da parte a parte. Preservando la sua natura di roccaforte, Pietrapertosa si snoda fino ai piedi dell’antico e suggestivo castello saraceno anch’esso scavato nella roccia. Proprio qui, nella parte più alta del paese, ci si ritrova all’interno di un mondo di chiara derivazione araba: l’Arabata, il più antico quartiere di Pietrapertosa di fondazione araba.

Aliano
Aliano è il paese dei Calanchi e del confino di Carlo Levi. Qui ancora è in piedi la casa in cui Carlo Levi trascorse il suo esilio e che, insieme alla Pinacoteca, al Museo della civiltà contadine e al presepe artistico del maestro Francesco Artese, rientra nel Parco Letterario che ha preso il suo nome. Aliano, grazie all’intimità del paesaggio e all’ambientazione lunare dei Calanchi, gole profonde e piramidi di arenaria, ha rappresentato la location naturale per molti film come “Cristo si è fermato a Eboli” diretto da Francesco Rosi, con Gian Maria Volontè del 1979 e “Basilicata coast to coast”, del regista lucano Rocco Papaleo del 2010.

Tursi
La Rabatana è il primo borgo popolato di Tursi, il cui nome si deve ai Saraceni, che nel IX secolo conquistano gran parte della pianura metapontina, le tracce della dominazione araba sono ancora evidenti nelle costruzioni, nelle tradizioni e nella cultura. La Rabatana è uno splendido groviglio di case costruite con pietre e laterizi, nella struttura e nella denominazione eredità dei Saraceni che vi si insediarono nell’850 A.C. Queste piccole costruzioni fanno della città un esempio di architettura spontanea di pregio. Tutt’intorno, il paesaggio è dominato da blocchi di origine argillosa, noti come Calanchi, cui il trascorrere del tempo e l’azione degli agenti atmosferici hanno fatto assumere forme bizzarre e suggestive.

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