Matera “Capitale Europea della Cultura 2019” è uno scrigno di tesori tutti da scoprire, circondata da un paesaggio mozzafiato. E’ un capolavoro di bellezza e cultura, tra le più antiche e suggestive al mondo, il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal Paleolitico. A caratterizzarne la bellezza e il fascino straordinario, sono i Sassi, patrimonio dell’Unesco nel 1993, e le oltre 150 chiese rupestri risalenti al IX-XI secolo, testimonianze del sacro che con gli splendidi affreschi bizantini costituiscono il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri. Il nostro “viaggio” è alla scoperta dei luoghi, di “tracce” culturali di un popolo, di opere, dove l’arte, la storia e la religione si fondono armoniosamente nel suo fascino immutato del tempo. Un intreccio di contaminazione di arte e tradizioni nel “cuore pulsante” di una città vivace di sapore e di sapere, misteriosa e affascinante. Basta passeggiare ed immergersi nell’atmosfera unica dei due anfiteatri naturali scavati nella roccia, il Barisano a nord ovest, e il Caveoso a sud, con al centro la Civita, tra vicoli e scorci suggestivi che al calare del sole assumono l’immagine di una delicata e incantata cartolina presepiale. Poco lontano dalla città, lo “sguardo” è anche alla toccante Cripta del Peccato Originale, nota come la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre. Ma la città dei Sassi sorprende e seduce per i numerosi musei, custodi di archeologia, arte moderna e contemporanea, centri culturali, spazi espositivi che costituiscono un patrimonio prezioso, capace di catturare e soddisfare le esigenze di chi ha “sete” di cultura.
1 giorno
7 km
6h 00'
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Il nostro itinerario inizia da Piazza Vittoria Veneto, agorà e fulcro della cittadina materana, dove è d’obbligo la tappa al famoso e misterioso “Palombaro Lungo”. Un suggestivo percorso nella Matera sotterranea, a 17 metri di profondità, alla scoperta dei resti della più grande “Cattedrale dell'acqua”. Dopo la scoperta dei tesori dell’affascinante cisterna idrica della città, possiamo “immergerci” in un altro meraviglioso “spazio” culturale, il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”, fondato nel 1911 e dedicato ad uno degli uomini più illustri della città che donò allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche. All’interno del palazzo museale, gli appassionati di archeologia e non solo, potranno lasciarsi incantare dalla ricchezza di testimonianze archeologiche degli insediamenti del Paleolitico e Neolitico e ai numerosi ritrovamenti che risalgono alle civiltà della Magna Grecia, rinvenute nel comprensorio materano. Altrettanto interessante è la visita al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, con sede nel seicentesco Palazzo Lanfranchi. Il museo propone un percorso espositivo che si articola nelle sezioni Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea. Nelle sue collezioni permanenti sono presentati i numerosi lavori di Carlo Levi e le opere di scuola napoletana del '600 e '700. Merita una tappa anche il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina, situato nell'antico rione dei Sassi. Il Museo è stato realizzato da Donato Cascione ed è gestito dall'omonima associazione culturale (Onlus). Con gli oltre 500 metri quadrati di estensione, rappresenta il museo più grande del Sud Italia nel suo genere. Le sale espositive presentano una raccolta mirata di oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale della città dei Sassi. Altro punto di interesse storico, da non perdere, è la visita della Casa Grotta di vico Solitario che rappresenta una grande opportunità per comprendere il tenore di vita nelle case scavate del Sasso Caveoso, prima del loro abbandono, avvenuto in seguito alla legge di risanamento dei Sassi voluta dal presidente del consiglio Alcide De Gasperi nel 1952. Il tour continua al Museo della Scultura Contemporanea Matera (Musma) che ha sede nel meraviglioso palazzo seicentesco Pomarici, noto anche come il “Palazzo delle Cento Stanze” (XVII sec.) e che domina sul Sasso Caveoso. Una testimonianza dello straordinario “intreccio” tra gli ambienti secolari “cavati” dall’uomo e la scultura contemporanea. La collezione esposta narra la storia della scultura italiana e internazionale, dalla fine del 1800 ad oggi. Di eccezionale interesse storico e architettonico, è l’imponente e massiccio Castello Tramontano. La sua costruzione ebbe inizio nei primi anni del XVI secolo per volere del Conte Giancarlo Tramontano, ma l’opera rimase incompiuta a causa della prematura morte del Conte, ucciso nel 1515 da parte di alcuni vassalli ribelli. Situato sulla collina che sovrasta il centro della città, il maniero in stile aragonese, oggi presenta un paio di torri laterali di forma circolare e un torrione cilindrico che spicca sui setti murari di collegamento. Ad arricchire ancora l’offerta culturale, a pochi chilometri da Matera sulla Statale S.S. 7 Appia in località La Palomba, all’interno del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, è il “Parco Scultura La Palomba”. Una grande opera antropologica, nata su iniziativa dello scultore Antonio Paradiso. In uno spazio di 6 ettari ed una struttura espositiva di circa 1500 metri quadrati, sono esposte numerose strutture-installazioni contemporanee dell'artista.