L'abitato ha origini alquanto antiche e, nel periodo medievale, fu sede di un monastero benedettino.
Nel 1404 fu feudo autonomo col nome di Stato di Noia e nel 1863 assunse l'attuale denominazione.
Molto bella è la Chiesa Parrocchiale, in stile romanico del XVI sec., nel cui interno si possono ammirare un crocifisso ligneo, una fonte battesimale in pietra, il coperchio di un sarcofago del XVI sec. ed affreschi e rilievi marmorei trecenteschi.
Inoltre nel centro storico sono visibili i resti del Castello Feudale.
Presso il torrente Rubbio sono situati gli ultimi ruderi del Monastero di Santa Maria della Saectara che tra il X e l'XI sec. fu sede di profughi albanesi.
Noepoli, proprio come tutti gli altri paesi situati nell'area del territorio del Parco Nazionale del Pollino, è circondato da una fiorente vegetazione e presso il bosco Farneta, luogo ideale per la raccolta di funghi e di castagne, vi sono anche aree attrezzate di strutture ricreative.
Fonte: APT Basilicata.
Image Credits:
Noepoli di Google Maps
su maps.google.com